Colori
Prima di interessarci da vicino alle diverse marche di colore, trattiamo in particolare le diverse tipologie di colori maggiormente usate in aerografia,
ovvero, i colori a base d’acqua e le vernici a solvente: nitro, basi opache ecc…
I colori ad acqua, hanno il pregio
di non essere tossici, sono facilmente gestibili e possono essere usati con qualsiasi aeropenna in quanto l’acqua
non danneggia le guarnizioni.
Per l’applicazione soprattutto nel custom, questi colori, hanno bisogno di prodotti specifici per la preparazione
della superficie (aggrappante o primer) e per il fissaggio.
Nella maggior parte delle situazioni se viene spruzzato sulla nuda superfice, il colore scivola via dalla superfice se non ha una base aggrappante con
conseguenze disastrose.
Oltre all’aggrappante hanno bisogno di un fissativo che serve a “bloccare” e proteggere il lavoro dall’intervento successivo, rendendolo resistente,
per esempio, alle ripetute applicazioni di mascherature o intagli diretti col bisturi sul lavoro che si sta realizzando.
Per la pulizia dell’aeropenna si può ricorrere al prodotti quali ammoniaca o liquidi sgrassatori usati anche in casa per la pulizia di superfici in acciaio ecc.
I colori a solvente, sono ritenuti tossici, a tal proposito c’è una normativa che porterà alla completa eliminazione di questi prodotti nei prossimi anni.
Per questo motivo, prima di cominciare a lavorarci, sarebbe bene attrezzarsi con un buon impianto di aerazione e indossare delle mascherine specie
per lavori di grandi dimensioni.
D’altro canto queste vernici: basi opache, acrilici o nitro, sono ritenute tra le più efficaci, hanno un’ottima aderenza su tutte le superfici senza bisogno
di preparazioni aggrappanti, che non siano il normale trattamento di una superfice da personalizzare (vedi -> Trattamento Superfici).
Hanno un ottima copertura ciò nonostante permettono ottimi effetti di trasparenza oltre ad una resa brillante.
Per poter gestire queste vernici si utilizzano diversi diluenti: quello per la normale diluizione delle stesse e quello che serve per la pulizia
dell’aerografo per esempio il nitro.
Proprio per l’uso di questi diluenti non è consigliabile usare queste vernici con penne che abbiano guarnizioni in gomma, a lungo andare se ne
comprometterebbe la tenuta, accertarsi quindi che l’aeropenna abbia le guarnizioni in teflon, ovvero resistenti all’azione corrosiva di questi solventi.
La faccia tecnica del colore
Un interessantissimo approfondimento sugli aspetti tecnici del colore basato su uno studio e su prove spettroscopiche in laboratorio condotti da Zsolt hanno portato
l'autore a realizzare due programmi per convertire un dato colore (in codice RGB, che è quello utilizzato per riprodurlo sullo schermo del monitor o altre coordinate cromatiche)
in gocce di colore e viceversa.
Con questi due mezzi si può quindi partire dal prelievo (con gli appositi strumenti software) di un particolare di una foto/disegno, arrivando con semplicità
ad ottenere la medesima tinta in gocce di colore;
viceversa si può visualizzare in anteprima la tinta che si otterrebbe mescolando un dato numero di gocce di vari colori.
Tutto lo studio, seppur impegnativo per un lettore inesperto, merita un'attenta ed approfondita lettura, quantomeno per capire la mole di lavoro che sta
dietro a questi risultati e comprendere il funzionamento dei due applicativi.
Studio: Esperimenti con i Colori per Uso Pittorico
Applicativo: Drop2Color programma di conversione delle gocce di colore in coordinate cromatiche
Applicativo: Color2Drop programma di conversione delle coordinate cromatiche in gocce di colore
I colori che abbiamo provato