L'Aerografo
In questa sezione analizziamo lo strumento aerografo, la meccanica e le funzioni, prima di passare alla presentazione dei più comuni modelli
di diverse marche.
Come detto in precedenza (nella sez. "L'Aerografia"), l'aerografo è uno strumento delle dimensioni di una penna,
che nebulizza del colore liquido presente in un serbatoio grazie ad un getto d'aria compressa proveniente generalmente da un compressore.
Gli aerografi possono essere
ad azione singola a doppia azione dipendente e a doppia azione controllata.
Azione singola
Con questo tipo di aeropenna si ha solo la possibilità di controllare "staticamente" lo spruzzo in quanto si controlla solo l'aria,
cioè schiacciando il tasto viene spruzzato il colore e non abbiamo la possibilità di influenzare più di tanto la nebulizzazione.
Doppia azione indipendente
Questi aerografi sono i più diffusi e i più versatili perchè, a differenza dei "singola azione", danno la possibilità di
controllare nello spruzzo sia la quantità di colore sia il flusso dell'aria indipendentemente l'uno dall'altra, permettendo un tratto diversificato e
morbide sfumature.
Doppia azione controllata
Anche con questo tipo di aerografo si possono controllare sia l'aria che il colore ma con un solo movimento dato dal grilletto, che fa uscire,
nella fase iniziale della sua corsa, solo aria, seguita dall'apertura del flusso di colore.
(scaricare il filmato - 2MB - per vedere in funzione l'aerografo a doppia azione)
(per la riproduzione è necessario RealPlayer® che puoi scaricare da qui)
Detto questo, principalmente gli aerografi si dividono in due tipologie: quelli ad aspirazione e quelli a caduta o a gravità,
questi ultimi più adatti per lavori di precisione e per lavorare a basse pressioni.
La differenza consiste nel diverso maniera che hanno di condurre il colore nel puntale.
Oltre a questo gli aerografi si differenziano e vengono spesso scelti in base alla grandezza della duse (da 0,1 mm a 0,4 circa) da questo fattore
dipende il poter lavorare su grandi o piccole campiture.
Prendiamo in analisi il modello a doppia azione indipendente Micron Piece 200B della Olympos
Partiamo dalla coda, in genere questa parte è solo un "cappuccio" che copre la parte posteriore dell'aerografo, in alcuni casi, come in questo,
può presentare una ghiera di fermo corsa dell'ago per permettere un tratto costante della stessa intensità.
Il corpo dell'aerografo, è la parte centrale nella quale vengono montati i principali pezzi che ne compongono la meccanica.
In questa parte vi è incluso il serbatoio, che può essere a caduta (come in questo caso) e forma tutto un pezzo col corpo oppure può consistere
in tazzine o vasetti rimuovibili, con attacchi laterali o da sotto, a seconda del modello di aeropenna.
Oltre al serbatoio un altro fondamentale pezzo in questa parte è il tasto e i pezzi correlati, i quali fanno funzione sull'ago permettendo
di comandare l'aerografo quindi lo spruzzo.
Il puntale, è la parte più importante e delicata di tutto lo strumento, in quanto composto da pezzi piccolissimi e fragili, comprende il cappellotto,
la duse (ugello) e la corona.
La corona serve come protezione alla punta dell'ago ma (come nei paasche) può anche fungere da cappellotto quindi non si può
spruzzare senza, visto che il cappellotto serve a convogliare l'aria che uscirà all'altezza del foro della duse dal quale l'azione dell'ago
determinerà l'uscita del colore.
Altri pezzi dell'aerografo degni di particolare nota sono le guarnizioni.
In genere ogni aeropenna ne ha 2 una è detta "O ring" ed è quella all'interno del corpo dell'aerografo nella quale scorre l'ago e ha la funzione
di trattenere il colore e non farlo fuoriuscire oltre le zone interessate.
L'altra guarnizione è quella presente nella valvola dell'aria (collegata al tasto) dove si attacca il tubo dal compressore e ovviamente serve a evitare
sfiati e che l'aria non si perda per vie che non siano l'apposito condotto per arrivare al puntale.
A seconda dei modelli, le guarnizioni possono essere in gomma o in teflon.
Le guarnizioni in gomma si compromettono se messe a contatto con diluenti e solventi in genere, quindi si consiglia di usare aerografi provvisti di "O ring"
in teflon se si ha intenzione di usare vernici o smalti con questi solventi.
Gli aerografi che abbiamo provato
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marca
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modello
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puntale (mm)
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appl. superfici
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